Il viaggio decisionale del consumatore

Nel vasto mondo del Marketing moderno, una delle sfide più impegnative che le aziende devono affrontare è il cosiddetto “Messy Middle“.

Questo termine si riferisce al modello sviluppato dai ricercatori di Google, Alistair Rennie e Jonny Prothero, e rappresenta il grande numero di touchpoint ai quali il consumatore è esposto nella fase che va tra il momento in cui la persona decide di cercare un determinato prodotto o servizio da acquistare, e il momento in cui il determinato prodotto o servizio viene scelto e acquistato.

Mentre condividiamo la visione di Google sull’importanza di gestire questa fase con cura, riteniamo che ci siano sfumature essenziali da esplorare, soprattutto quando si considerano i touchpoint che vanno oltre il mondo digitale.

Google ha sottolineato, giustamente, l’importanza di offrire un’esperienza coerente e coinvolgente durante questa fase cruciale. Tuttavia, pensiamo che i touchpoint non debbano essere circoscritti al solo ambiente digitale. Se è vero che la maggior parte delle ricerche iniziali avviene online, non possiamo trascurare l’influenza significativa dei touchpoint fisici durante il processo decisionale del consumatore.

Pensiamo, ad esempio, all’acquisto di un prodotto come il nuovo modello delle scarpe Nike. È probabile che il consumatore faccia la sua ricerca iniziale online, esplorando recensioni, valutazioni e specifiche tecniche. Ciononostante, quando si tratta di prendere una decisione finale, il consumatore potrebbe voler vedere e toccare fisicamente il prodotto. In questo contesto, i negozi fisici diventano touchpoint cruciali. La possibilità di provare le scarpe, valutarne la qualità e confrontarle direttamente può fare la differenza nella decisione di acquisto.

L’aspetto tangibile diventa particolarmente rilevante quando si tratta di prodotti che coinvolgono i sensi o richiedono un’esperienza fisica. Un altro esempio potrebbe essere l’acquisto di profumi o prodotti di bellezza. Mentre la ricerca può iniziare online, l’esperienza di annusare il profumo o testare la consistenza di un prodotto diventa un passo cruciale nel processo decisionale.

Per le agenzie di Marketing, questo implica una progettazione di strategie che vanno oltre il digitale, integrando in modo efficace i touchpoint fisici. La sinergia tra le esperienze online e offline è fondamentale per guidare il consumatore attraverso il “Messy Middle” in modo coeso e coinvolgente. La creazione di eventi in-store, dimostrazioni di prodotti o collaborazioni con rivenditori fisici può essere altrettanto determinante quanto una solida presenza online.

In un mercato saturo e globalizzato il marketing è uno strumento strategico necessario per parlare in modo persuasivo al proprio pubblico. È necessario un sistema che aiuti l’imprenditore a fare scelte consapevoli guardando i dati di mercato. Se sei alla ricerca di punti di vista alternativi, contattaci, oppure prenota direttamente una call informativa di 30 minuti.

About the Author: Fulvia Massaro

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La copywriter che trasforma ogni conversazione in una sales letter. Perennemente insoddisfatta dei messaggi promozionali sui cartelloni pubblicitari, la sua mente è sempre in modalità "copywriting" e vive la sua vita proponendo le migliori "call-to-action" per ogni situazione.

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