Estensioni di linea: Opportunità o rischio? Il caso Nutella Plant Based

Uno dei temi più dibattuti nel mondo del marketing è l’uso delle estensioni di linea, ossia la creazione di varianti di un prodotto esistente per capitalizzare sulla forza del brand originale. Questo approccio può sembrare una scelta sicura e a breve termine efficace, ma presenta anche rischi significativi, soprattutto in termini di posizionamento e identità di marca.Un esempio recente è l’introduzione di Nutella Plant Based da parte di Ferrero. Nutella è senza dubbio uno dei brand più iconici e riconosciuti nel settore alimentare, noto per la sua crema spalmabile alla nocciola e cacao. Ma cosa succede quando si lancia una variante che, pur seguendo le tendenze attuali, si allontana dall’essenza del prodotto originale?

I consumatori tendono a classificare i brand in categorie mentali ben definite. Nel caso di Nutella, il prodotto è saldamente posizionato come “LA” crema spalmabile alla nocciola e cacao. L’introduzione di una variante vegana potrebbe sembrare una risposta logica a un mercato in crescita, quello dei prodotti plant-based, ma presenta il rischio di diluire l’identità chiara e forte che il marchio ha costruito nel tempo.

Quando si crea una estensione di linea, il rischio è che il consumatore non percepisca il nuovo prodotto come qualcosa di davvero innovativo o specifico per quella categoria. Nutella è già un marchio forte e per questo motivo, nel breve periodo l’associazione con un prodotto vegano potrebbe funzionare bene in termini di vendite e visibilità. Tuttavia, a lungo termine, una semplice estensione di linea potrebbe non essere sufficiente per conquistare davvero una nuova categoria di mercato.

Nel caso di Nutella Plant Based, Ferrero ha scelto di sfruttare la forza del brand Nutella per penetrare il mercato alimentare vegano, piuttosto che creare un nuovo brand specifico per questa categoria. È una strategia comprensibile dal punto di vista di chi cerca di minimizzare i rischi.

Ma, la storia del marketing ha spesso dimostrato che i brand che nascono con una chiara identità nella loro nicchia hanno maggiori probabilità di successo rispetto a semplici varianti di marchi già esistenti.

Creare un brand specifico per la categoria plant-based avrebbe potuto rappresentare una mossa più audace e lungimirante, permettendo a Ferrero di dominare una nuova categoria invece di competere come “uno dei tanti” che cercano di adattare un marchio già esistente.

Un altro aspetto da considerare è il rischio di cannibalizzazione delle vendite. Quando si lancia una variante di un prodotto esistente, si corre il pericolo che essa rubi quote di mercato al prodotto originale invece di espandere il target. Se Nutella Plant Based non riuscisse a creare una sua identità forte, potrebbe finire per attrarre i consumatori già affezionati alla Nutella classica, senza però generare nuove vendite o conquistare nuovi segmenti di mercato.

Il mercato alimentare vegano è ancora giovane e in fase di sviluppo, e non esiste ancora un leader incontrastato nella categoria delle creme spalmabili vegane. Questo rappresenta una grande opportunità per le aziende che decidono di entrare nel mercato con un prodotto forte e distintivo.

Tuttavia, se Ferrero continuerà a puntare su una semplice estensione di linea, potrebbe perdere l’occasione di posizionarsi come leader in questo nuovo mercato.

Ferrero ha un’opportunità unica di entrare in un mercato in crescita con una strategia vincente, ma solo il tempo dirà se l’estensione di linea di Nutella Plant Based sarà una mossa astuta o una semplice occasione mancata.

In un mercato saturo e globalizzato il marketing è uno strumento strategico necessario per parlare in modo persuasivo al proprio pubblico. È necessario un sistema che aiuti l’imprenditore a fare scelte consapevoli guardando i dati di mercato. Se sei alla ricerca di punti di vista alternativi, contattaci, oppure prenota direttamente una call informativa di 30 minuti.

About the Author: Fulvia Massaro

256da4d9123f6d09555c1ceccd57316b?s=72&d=mm&r=g
La copywriter che trasforma ogni conversazione in una sales letter. Perennemente insoddisfatta dei messaggi promozionali sui cartelloni pubblicitari, la sua mente è sempre in modalità "copywriting" e vive la sua vita proponendo le migliori "call-to-action" per ogni situazione.

Iscriviti a BOOMBASTIC la newsletter del venerdi dispari

Ricevi direttamente nella tua casella di posta gli aggiornamenti sugli ultimi post.